L’attesa


L’Attesa

Anna si trovava in una stanza illuminata solo dalla luce soffusa delle candele, che creavano un’atmosfera calda e avvolgente. Il profumo leggero della vaniglia riempiva l’aria, mescolandosi al suono delicato della pioggia che batteva contro i vetri della finestra.

Indossava un abito di seta morbida, che accarezzava la sua pelle a ogni movimento. Ogni dettaglio della serata era stato pensato con cura, e l’anticipazione cresceva in lei, avvolgendola come un abbraccio invisibile. La sua mente era persa in pensieri e ricordi, il desiderio di ciò che stava per accadere aumentava in modo palpabile.

Il suono dei passi di Luca che si avvicinavano alla porta la riportò al presente. Il cuore le batteva più forte, un ritmo che sembrava seguire l’attesa del momento. Quando lui entrò, i loro sguardi si incontrarono, e non c’era bisogno di parole. La tensione tra di loro era quasi tangibile, un filo sottile che li legava.

Luca si avvicinò lentamente, senza fretta, come se volesse assaporare ogni istante. Quando fu abbastanza vicino, allungò una mano e le sfiorò il viso, il pollice tracciando lentamente il profilo della sua guancia. Anna chiuse gli occhi per un momento, lasciandosi andare alla sensazione del suo tocco, mentre il desiderio continuava a crescere.

Le loro labbra si incontrarono in un bacio delicato, ma carico di passione trattenuta. La stanza sembrava riempirsi di un’energia sottile, mentre si avvicinavano l’uno all’altra, le mani di Luca che scivolavano lungo la schiena di Anna, sentendo il calore della sua pelle attraverso il tessuto sottile.

Anna si lasciò andare completamente, il desiderio che ardeva dentro di lei, mentre le mani di Luca esploravano il suo corpo con una dolcezza che la faceva tremare. Ogni tocco, ogni bacio, era un linguaggio silenzioso tra di loro, un dialogo fatto di respiri e sospiri.

La pioggia continuava a cadere fuori, ma dentro la stanza il tempo sembrava essersi fermato. Erano soli, persi nel momento, nell’intimità di un incontro che non aveva bisogno di altro che di loro due. Ogni sensazione era amplificata, ogni movimento era una danza lenta e avvolgente, che li portava sempre più vicini, sempre più uniti.

Quando finalmente si persero l’uno nell’altra, fu come se il mondo esterno smettesse di esistere. C’erano solo loro, il battito dei loro cuori che si mescolava al suono della pioggia, e il calore della loro passione che li avvolgeva, in un abbraccio che sembrava non avere fine.