Il primo giorno di lavoro per Clara

Le mani di Clara tremavano leggermente mentre versava il vino nel bicchiere di cristallo. Era la sua prima sera di lavoro in quel ristorante di lusso, e tutto doveva essere perfetto. I tavoli elegantemente apparecchiati, la luce soffusa delle candele, e il profumo inebriante dei piatti gourmet la circondavano, rendendo l’atmosfera carica di una tensione sottile.

Il suo sguardo si posò su di lui, l’uomo seduto all’angolo, con gli occhi scuri che la seguivano attentamente. Non era la prima volta che lo notava, e ogni volta che i loro occhi si incontravano, un brivido le percorreva la schiena. Lui era affascinante, con un’aria misteriosa che la intrigava, e Clara non poteva fare a meno di sentirsi attratta da quell’aura di magnetismo che emanava.

Finito il servizio, mentre il ristorante si svuotava lentamente, Clara si trovò a passare vicino al tavolo dell’uomo. “Posso portarle qualcos’altro?” chiese, cercando di mantenere un tono professionale, anche se il suo cuore batteva più forte.

“Un bicchiere di vino per te,” rispose lui con un sorriso malizioso. Clara esitò, sorpresa dalla proposta, ma qualcosa nei suoi occhi la convinse ad accettare. Si sedette al tavolo, e l’uomo versò il vino nei loro bicchieri.

“Non dovrei bere mentre sono in servizio,” mormorò, ma lui le fece cenno di rilassarsi.

I loro bicchieri si sfiorarono in un brindisi silenzioso, e Clara sentì un calore improvviso invaderle il corpo. Mentre beveva, i loro sguardi rimasero intrecciati, e l’atmosfera si fece ancora più intensa. Le parole diventavano superflue; bastavano gli sguardi, i gesti, e quella tensione palpabile che cresceva tra di loro.

Dopo qualche minuto, l’uomo si alzò, avvicinandosi a Clara con una lentezza studiata. Lei rimase immobile, il respiro che si faceva più rapido mentre lui si avvicinava ancora di più. Sentì le sue dita sfiorarle il viso, tracciando una linea invisibile lungo la sua guancia. “Sei bellissima,” sussurrò, la voce profonda e calda.

Clara chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dal momento. Sentì le labbra di lui avvicinarsi al suo orecchio, sfiorandole la pelle, e un brivido la attraversò. La sua voce bassa le accarezzò i sensi, facendole perdere ogni resistenza.

Non sapeva come, ma si ritrovarono nella piccola stanza sul retro del ristorante, lontani da occhi indiscreti. La tensione che avevano accumulato si sciolse in un’esplosione di passione travolgente. Le mani di lui esplorarono il suo corpo con una maestria che fece perdere a Clara ogni senso del tempo e del luogo. Si lasciò andare completamente, abbandonandosi a quel desiderio che l’aveva consumata fin dal primo sguardo.

Ogni tocco, ogni bacio era un’esperienza nuova, un viaggio sensoriale che li avvolgeva in un vortice di piacere. La giovane cameriera non aveva mai provato niente di simile, e sapeva che quella notte l’avrebbe segnata per sempre.

Quando finalmente si separarono, entrambi ansimanti e con il cuore che batteva all’impazzata, si guardarono negli occhi, complici di un segreto che nessuno avrebbe mai scoperto. Clara sorrise, consapevole che la sua vita non sarebbe più stata la stessa.